Milano
1985
La necessità manifestata dai committenti era quella di unificare due piccoli appartamenti da destinare ad una madre ed a sua figlia, lasciando al tempo stesso ampi margini di autonomia. L’impostazione originaria della casa monoaffacciata era di tipo tradizionale, con tre ambienti separati per cucina, soggiorno e camera da letto. Questo però determinava, come pecca, un soggiorno molto piccolo ed una immagine un po’triste della casa stessa. D’accordo con i committenti si è voluto ampliare l’area maggiormente utilizzata, quella del soggiorno, a scapito di letto e cucina ridotte all’essenziale. Per attribuire luminosità e leggerezza alla casa si è scelto di delimitare le stanze non con pareti di muratura ma con quinte in ferro e vetro. Questa scelta, unitamente al colore bianco delle pareti, ha moltiplicato la luminosità conferendo agli ambienti quella piacevolezza che non avevano in precedenza. Una scala, sempre in ferro e vetro è stata realizzata per collegare le due cellule abitative.